Hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, producendo false attestazioni sulla situazione economica familiare. Sessantacinque cittadini della penisola sorrentina e dell’Isola di Capri,
sono stati denunciati dalla Guardia di finanza dopo che per due anni si sono avvalsi di dichiarazioni Isee non rispondenti al vero per entrare nella graduatoria dei beneficiari del sostegno per le famiglie indigenti. La questione è esplosa dopo che i finanzieri della tenenza di Massa Lubrense hanno comunicato ai responsabili del Piano sociale di zona, ambito Napoli 13, che raggruppa i Comuni da Vico Equense a Massa Lubrense, Capri e Anacapri, i nominativi di coloro che hanno presentato false attestazioni relative alla propria situazione reddituale. Per beneficiare dell’erogazione del Reddito di cittadinanza bisogna presentare ogni anno un modello Isee relativo alla propria famiglia inferiore a 5mila euro di reddito. In merito ai casi emersi, gli uomini della guardia di finanza, attraverso l’analisi di redditometro e spesometro, hanno verificato che la documentazione era palesemente falsa. Della questione è stato informato il Piano sociale di Zona, con gli uffici del Comune di Sorrento, ente capofila, che hanno chiesto delucidazioni in merito alla Regione, in qualità di struttura erogante il Reddito di cittadinanza. Da Santa Lucia, però, non sono arrivate indicazioni nette, con il solo suggerimento al Comune di emettere eventuali provvedimenti di annullamento in autotutela. Intanto, però, i soggetti hanno beneficiato dell’erogazione del contributo per i primi due anni: 350 euro mensili, pari a 4200 euro annui a famiglia. In pratica una frode che si aggira intorno ai 550mila euro. Il Piano sociale di Zona, a questo punto, attraverso il proprio coordinatore, Gennaro Izzo, ha dato mandato ad un legale per valutare le posizioni segnalate dalla guardia di finanza. In un primo momento l’elenco dei cittadini che avevano presentato false dichiarazioni era formato da 87 nominativi rispetto ai 267 beneficiari. Soggetti che hanno ricevuto la comunicazione dell’avvio della procedura amministrativa nei loro confronti e che hanno avuto la possibilità di presentare una documentazione integrativa per spiegare la loro posizione. Per 14 di essi le attestazioni hanno chiarito la situazione, mentre per altri 65 è scattata la revoca. La maggior parte di questi, 46 soggetti, non hanno presentato alcuna certificazione, mentre altri 19 hanno depositato documenti non sufficienti a dimostrare l’omissione commessa. «Per tutte queste 65 persone – spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Sorrento, Michele Bernardo – è scattata la sospensione nell’erogazione del reddito di cittadinanza, mentre competerà all’Agenzia delle Entrate recuperare le somme percepite indebitamente oltre ad eventuali sanzioni, spese ed interessi».Fonte: Massimiliano D’Esposito da il Mattino
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