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22 marzo 2011

Statale 145: Una strada “famosa” per la pericolosità

Non è ancora iniziata la primavera, ma la “famigerata” statale 145 sorrentina fa già la sua prima vittima, il 24enne Andrea Chiappetta. E per scongiurare, o quantomeno ridurre, gli incidenti mortali sulla strada che collega il casello di Castellammare di Stabia con la Penisola Sorrentina sono servite a poco le proteste nel corso degli anni. Negli ultimi mesi, sono stati messi in campo numerosi progetti di sicurezza. L’ultimo è stato presentato appena la scorsa settimana nell’aula consiliare stabiese, e vede tra i partner il Comune di Castellammare, la Regione, il Ministero dei Trasporti, l’università di Salerno e l’Anas. Il progetto “Siti” (Sicurezza in tunnel intelligente) è un sistema futuristico e sperimentale installato su un tratto di 3 chilometri della strada statale 145 sorrentina in grado di informare il guidatore sulla velocità da tenere, sul traffico presente in galleria, sulle distanze di sicurezza, sugli eventuali ostacoli sulla carreggiata. Le 17 telecamere sorvegliano la strada e inviano le immagini ad un elaboratore che a sua volta trasmette su dei tabelloni luminosi messaggi agli automobilisti per il comportamento da seguire in galleria. In attesa del via libera del Ministero, il progetto è pronto per partire, ma la 145 ha fatto un’altra vittima, tra l’altro in “bassa stagione”, visto che la quasi totalità degli incidenti mortali lungo questa statale si verifica in estate. Lo scorso anno, sono state numerose le vittime della sorrentina, per lo più motociclisti: in qualche caso sbadati o spericolati, in altri investiti per poca attenzione da parte di automobilisti. Tra maggio ed agosto i piccoli e grandi incidenti stradali sulla 145 aumentano in maniera vertiginosa per la corsa ai lidi e alle località turistiche: decine sono i ferit. Finora non sono serviti dissuasori, limiti di velocità, controlli delle forze dell’ordine incrementati anche in inverno. E le vittime sono sempre giovani tra i 18 ed i 32 anni.


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