Amministrazione comunale di Napoli: 31 consiglieri presentano le proprie dimissioni causando di fatto la fine anticipata della seconda consiliatura di Rosa Russo Iervolino.Una delegazione di consiglieri
del Pdl è giunta a palazzo San Giacomo poco prima delle 20 assieme al notaio Elio Bellecca, per depositare le firme dei 31 dimissionari.Un atto che di fatto darà il via all'iter per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e il commissariamento dell'amministrazione, che era comunque a poche settimane dalla fine del suo mandato.L’avevano annunciato in consiglio comunale: abbiamo 31 firme per presentare una mozione di sfiducia contro il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. Così il centrodestra aveva rotto gli indugi grazie anche all’appoggio di Emilio Montemarano, ex Pd ora confluito nel Gruppo misto. Ad annunciarlo era stato Carlo Lamura, capogruppo della Pdl in consiglio. 31 firme che nel corso della giornata sono diventate altrettante dimissioni di consiglieri. Dimissioni che portano a compimento l’iniziativa annunciata dall'opposizione per far sciogliere in anticipo, l'assemblea municipale provocando la caduta dell'amministrazione Iervolino.“E' stato un grande successo. Non hanno creduto alla nostra iniziativa” ha dichiarato La Mura. Per il Pd è “una iniziativa incomprensibile che sacrifica in nome della propaganda le esigenze della città”.
I FATTI: Nove consiglieri passati dal centrosinistra al centrodestra segnano la fine anticipata dell’amministra-zione che Rosa Russo Iervolino, ex ministro del-l’Interno, ha guidato per nove anni e nove mesi stabilendo un record in città. Una maggioranza che, dopo il trionfo al primo turno nel 2006, è stata spogliata con una campagna acquisti condotta chirurgicamente fino all’ultima firma utile, la trentunesima su sessantuno seggi, per arrivare alle dimissioni di massa presentate in serata a Palazzo San Giacomo. Destra, Terzo Polo e nove transfughi tutti assieme per chiudere diciassette anni trascorsi ininterrottamente dal centrosinistra a Palazzo San Giacomo con la staffetta tra Bassolino e Iervolino nel 2001. Firme raccolte dagli stessi consiglieri che in mattinata avevano già presentato una mozione di sfiducia in consiglio comunale per chiedere le dimissioni della Iervolino. La mozione, però, sarebbe stata votata solo a fine marzo e da qui la scelta di accelerare. Trentuno consiglieri su sessantuno si sono dunque dimessi. Tra loro nove eletti dal centrosinistra di cui sette ex esponenti del Partito democratico che sono passati via via al-l’opposizione aderendo al-l’Udc, al Pdl o ad altri gruppi minori. «Dimissioni scandalose - accusa il segretario regionale del Pd Enzo Amendola - con la destra di Nicola Cosentino all’attacco del Comune di Napoli grazie all’aiuto dei voltagabbana della politica. La compravendita è il loro carattere distintivo». Oggi le firme saranno trasmesse dal Comune al prefetto Andrea De Martino che avvierà la procedura per il commissariamento. La Iervolino va a casa e in pista per la successione ci sono Clemente Mastella con i "Popolari per il Sud" e l’eurodeputato Idv Luigi De Magistris che sabato presenta alla città una lista civica «per aggregare la maggior parte possibile del centrosinistra». Il Pd è ancora scosso dal flop primarie mentre il centrodestra aspetta il sì dal ministro Mara Carfagna.
Futuro e Libertà rivendica il ruolo determinante che ha svolto nella decadenza anticipata del consiglio comunale di Napoli e quindi della Sindaco Rosa Russo Iervolino prossima al compimento del decimo anno di governo della città. Così Enzo Rivellini, coordinatore regionale Fli Campania: «Alla luce della riunione di FLI comunico che si è stabilito di non far mancare il nostro contributo decisivo e determinante per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli e chiudere così la negativa esperienza politica ed amministrativa del centrosinistra. Nostro interlocutore diretto adesso sarà il commissario prefettizio che ovviamente troverà come priorità della sua azione tecnica ed amministrativa la questione del dissesto finanziario. Ribadiamo pertanto la necessità di far partire l’operazione verità sui conti del comune: lo stato delle casse pubbliche è tale da imporre una forte azione di trasparenza e chiarezza. I napoletani hanno il diritto di sapere la verità». Il Governo potrebbe già nominare il Commissario Prefettizio che guiderà il Comune di Napoli alle amministrative del 15 maggio mentre fervono le trattative per la scelta dei candidati sindaci dei due schieramenti maggiori, centro-sinistra e centro-destra. Prosegue per la sua strada l’Italia dei Valori che ha formalizzato la candidatura dell’On. Luigi De Magistris sul cui nominativo si cerca di far convergere anche il resto del centro-sinistra che invece, per tramite il PD, ha proposto la candidatura di Morcone alla carica di sindaco, nonostante sia coinvolto in un’inchiesta della Magistratura. Cala il sipario sull’era-Iervolino e, dieci anni da sindaco di una città dove hanno imperato più le lobbies politico-affaristiche che un vero governo cittadino. Il problema rigaurda il futuro di Napoli che, allo stato, ha davanti a sè poche chances di uscire dalla crisi in cui versa stante un ceto politico cittadino e nazionale incapace realmente di voltar pagina, di ripulire i lcontesto politico-amministrativo e gaurdare con ottimismo al futuro.
I FATTI: Nove consiglieri passati dal centrosinistra al centrodestra segnano la fine anticipata dell’amministra-zione che Rosa Russo Iervolino, ex ministro del-l’Interno, ha guidato per nove anni e nove mesi stabilendo un record in città. Una maggioranza che, dopo il trionfo al primo turno nel 2006, è stata spogliata con una campagna acquisti condotta chirurgicamente fino all’ultima firma utile, la trentunesima su sessantuno seggi, per arrivare alle dimissioni di massa presentate in serata a Palazzo San Giacomo. Destra, Terzo Polo e nove transfughi tutti assieme per chiudere diciassette anni trascorsi ininterrottamente dal centrosinistra a Palazzo San Giacomo con la staffetta tra Bassolino e Iervolino nel 2001. Firme raccolte dagli stessi consiglieri che in mattinata avevano già presentato una mozione di sfiducia in consiglio comunale per chiedere le dimissioni della Iervolino. La mozione, però, sarebbe stata votata solo a fine marzo e da qui la scelta di accelerare. Trentuno consiglieri su sessantuno si sono dunque dimessi. Tra loro nove eletti dal centrosinistra di cui sette ex esponenti del Partito democratico che sono passati via via al-l’opposizione aderendo al-l’Udc, al Pdl o ad altri gruppi minori. «Dimissioni scandalose - accusa il segretario regionale del Pd Enzo Amendola - con la destra di Nicola Cosentino all’attacco del Comune di Napoli grazie all’aiuto dei voltagabbana della politica. La compravendita è il loro carattere distintivo». Oggi le firme saranno trasmesse dal Comune al prefetto Andrea De Martino che avvierà la procedura per il commissariamento. La Iervolino va a casa e in pista per la successione ci sono Clemente Mastella con i "Popolari per il Sud" e l’eurodeputato Idv Luigi De Magistris che sabato presenta alla città una lista civica «per aggregare la maggior parte possibile del centrosinistra». Il Pd è ancora scosso dal flop primarie mentre il centrodestra aspetta il sì dal ministro Mara Carfagna.
Futuro e Libertà rivendica il ruolo determinante che ha svolto nella decadenza anticipata del consiglio comunale di Napoli e quindi della Sindaco Rosa Russo Iervolino prossima al compimento del decimo anno di governo della città. Così Enzo Rivellini, coordinatore regionale Fli Campania: «Alla luce della riunione di FLI comunico che si è stabilito di non far mancare il nostro contributo decisivo e determinante per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli e chiudere così la negativa esperienza politica ed amministrativa del centrosinistra. Nostro interlocutore diretto adesso sarà il commissario prefettizio che ovviamente troverà come priorità della sua azione tecnica ed amministrativa la questione del dissesto finanziario. Ribadiamo pertanto la necessità di far partire l’operazione verità sui conti del comune: lo stato delle casse pubbliche è tale da imporre una forte azione di trasparenza e chiarezza. I napoletani hanno il diritto di sapere la verità». Il Governo potrebbe già nominare il Commissario Prefettizio che guiderà il Comune di Napoli alle amministrative del 15 maggio mentre fervono le trattative per la scelta dei candidati sindaci dei due schieramenti maggiori, centro-sinistra e centro-destra. Prosegue per la sua strada l’Italia dei Valori che ha formalizzato la candidatura dell’On. Luigi De Magistris sul cui nominativo si cerca di far convergere anche il resto del centro-sinistra che invece, per tramite il PD, ha proposto la candidatura di Morcone alla carica di sindaco, nonostante sia coinvolto in un’inchiesta della Magistratura. Cala il sipario sull’era-Iervolino e, dieci anni da sindaco di una città dove hanno imperato più le lobbies politico-affaristiche che un vero governo cittadino. Il problema rigaurda il futuro di Napoli che, allo stato, ha davanti a sè poche chances di uscire dalla crisi in cui versa stante un ceto politico cittadino e nazionale incapace realmente di voltar pagina, di ripulire i lcontesto politico-amministrativo e gaurdare con ottimismo al futuro.
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