
supportata da amici che m’incoraggiano nell’intraprendere questa nuova avventura. I dubbi sono molti e sono soprattutto legati alla volontà di non voler disgregare ulteriormente un fronte che appare coalizzato, seppure senza idee né strategie condivise, su di un obiettivo comune.” L’ex assessore alle politiche sociali, estromesso dalla Giunta Cinque nel febbraio del 2009, riferendosi, poi, alla situazione politica locale ha detto: “è ormai inesistente la differenza tra politici e politicanti, con un continuo appiattimento verso il basso della “cittadinanza attiva” e il conseguente disinteresse rispetto ai principi fondamentali del vivere civile. Legalità, - aggiunge – cultura, sociale, lavoro, sviluppo, programmazione appaiono per i nostri amministratori termini quasi desueti, e ciò finisce, purtroppo, per condizionare governanti e governati che diventano un tutt’uno nel percorso di negativizzazione della nostra cittadina.” La rottura con il passato non è più rimandabile secondo Astarita: “Siamo in una fase di regressione”. Per questo ha aggiunto, “non resterò abulico rispetto all’intrapreso processo di regressione di Vico Equense, la mia voce continuerà a sentirsi, il mio impegno, diretto o indiretto, ci sarà sempre, e a breve scioglierò, ancora una volta nell’esclusivo interesse comune, anche il nodo sulla mia eventuale candidatura a Sindaco e sulla posizione che assumerò nella prossima sfida elettorale.”
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