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30 novembre 2009

Accade a Vico e nei suoi Casali

Lavori stradali, scavi, parcheggi.


Negli ultimi anni la nostra cittadina a causa di costanti lavori stradali, scavi, lavori edili condotti a ridosso della pubblica via, è stata fortemente penalizzata, anzi oseremo dire massacrata.

I danni provocati dal mancato corretto ripristino dei luoghi (strade e marciapiedi) alle auto, ai motoveicoli e alle persone sono stati innumerevoli.

A tutto ciò si è aggiunto la chiusura della galleria con ulteriore aggravamento della circolazione stradale e consistenti danni economici per le attività imprenditoriali locali.

Per il dissesto stradale poteva essere chiesto alle ditte, il corretto ripristino dei luoghi ad ultimazione dei lavori, ma palesemente ed oggettivamente sembra che ciò non sia avvenuto o quantomeno non sia stato correttamente verificato.

Per le conseguenze derivanti dalla chiusura della galleria, per snellire il traffico ed agevolare la sosta per consentire alle attività locali il normale svolgimento del proprio lavoro, bastava avere dei parcheggi idonei.

Purtroppo:

  • Sono state rilasciate autorizzazioni di parcheggio a strutture che non rispettano gli orari di apertura e chiusura;
  • Le strutture autorizzate hanno tariffe elevate e non assicurano come avviene in altri comuni il beneficio della sosta temporanea gratuita;
  • Il parcheggio di Piazza Mercato concepito per avere un solo livello di box per privati e due livelli come parcheggio a rotazione, ha subito notevoli mutazioni.

Infatti, i livelli di box per privati sono diventati due, mentre un solo livello è stato destinato a parcheggio a rotazione. Inoltre questo ultimo per più della metà è stato affittato ad abbonamento posto auto mensile e, di conseguenza, nei momenti di maggiore necessità, ci si trova nella condizione di “parcheggio completo”, con pesanti ricadute per i cittadini ed i turisti (pochi);

  • Il parcheggio Ferraro è pronto e stranamente non funzionante, perché ?
  • Il comune obbliga a rifinire le aree sovrastanti i parcheggi privati e non riesce ad ultimare quelle comunali. Con il passaggio obbligato per Vico Equense di tutti i veicoli in transito per la Penisola Sorrentina avremmo potuto far vedere la bella Piazza Mercato, ed invece chi passa per Vico cosa vede, solo un bel cantiere del quale nessuno sembra conoscere il progetto definitivo. Forse è giusto che sia così, perché la nostra cittadina negli ultimi anni è divenuta un incontrollato cantiere a cielo aperto, per cui quale migliore immagine.

Da una breve analisi emerge senza ombra di dubbio che i parcheggi non rispondono alle esigenze di decongestionamento del traffico, costano troppo e non garantiscono la copertura oraria e la rotazione del numero dei veicoli necessari e cosa fanno gli organi competenti per tutelare questi diritti?

Qualche concittadino ci ha fatto notare che è più conveniente in termini economici, prendere una multa per divieto di sosta, piuttosto che pagare il parcheggio un giorno a Vico (sempre che si riesca a trovare posto).

Non vorremmo essere al posto della Polizia Municipale in queste momento che oltre a dover fronteggiare una situazione parcheggi disastrosa deve impedire anche la più che minima sosta temporanea, provocando malumore e dissenso sia nei cittadini che agli imprenditori.

24 novembre 2009

Accade a Vico e nei suoi Casali

Sempre più venditori abusivi, mendicanti, vagabondi, questuanti, nomadi.

Da qualche mese oramai, i cittadini di Vico Equense svolgendo le proprie attività quotidiane al di fuori delle mura domestiche, ovvero, uscendo o tornando a casa, recandosi ai negozi, nelle chiese, negli uffici, passeggiando oppure semplicemente stazionando per strada in compagnia di amici o parenti, si trovano a dover condividere e a volte a subire la presenza di venditori abusivi, mendicanti, vagabondi, questuanti e nomadi in presenza sempre più massiccia.
La presenza di queste persone oltre a provocare disagio e preoccupazione determina anche un impoverimento dell’immagine del paese, gia di per se penalizzato dalla viabilità e dalla crisi economica.
Inoltre il lasciare operare in modo indisturbato queste persone, potrebbe portare nel tempo all’instaurarsi di un fenomeno abituale, con ripercussioni di natura sociale, economica e turistica.
Pertanto ci auguriamo che gli organismi preposti prendano provvedimenti nel più breve tempo possibile, in modo da assicurare alla cittadinanza tranquillità e legalità, da sempre cardini della città di Vico Equense.

21 novembre 2009

Accade a Vico e nei suoi Casali

I cittadini domandano e l’associazione risponde in merito alla problematica relativa al blocco della circolazione dei veicoli commerciali di portata superiore ai 75 q.


Il fatto: Il Comandante ff. della Polizia municipale con propria ordinanza n. 569 del 22.10.2009 ha, tral’altro, vietato la circolazione dei veicoli di portata superiore ai 75 q. nel centro cittadino. Nessuna deroga è stata prevista per quelli utilizzati necessariamente dalle aziende locali.

Domanda: è possibile, in questo periodo di recessione, limitare e/o impedire che le aziende locali lavorino? Quale tutela è stata esercitata dagli amministratori locali per le nostre aziende, nessuna? E’ motivato il divieto, visto che non si rileva altro che trattasi di una conseguenza alla deviazione del flusso prima diretto in galleria? E’ legittimo il provvedimento, visto che l’art. 7 del codice della strada prevede diverse finalità in capo a diversi soggetti?

Opinione: Un provvedimento di così tale incidenza sulla nostra micro economia dovrebbe essere più articolato e motivato, tenuto anche conto dell’inevitabile disagio già conseguente alla chiusura della galleria ed all’inevitabile intensificazione del traffico che disincentiva l’afflusso di vacanzieri e gitanti, oltre che avventori abituali ed occasionali.

Suggerimento per l’Amministrazione: il rispetto delle regole non limita alcuna iniziativa e/o attività, al contrario garantisce. Per una collettività una efficace viabilità contribuisce alla vivibilità e per questo ci sono strumenti e soggetti quali, rispettivamente, il piano urbano di mobilità o del traffico (strumento di pianificazione e programmazione urbanistica) e l’Ufficio del Traffico retto da un ingegnere del traffico o figura tecnica formata e specializzata.

Consiglio agli operatori interessati: Chi ritiene di essere leso nei propri interessi dal provvedimento ha facoltà di produrre ricorso ai sensi dell’art. 37 del vigente codice della strada, restando questa associazione a disposizione per eventuali ed ulteriori confronti.

19 novembre 2009

Vox populi

Prendendo spunto da alcune discussioni popolari a cui alcuni soci hanno assistito e, visti gli eventi che da qualche anno a questa parte stanno interessando il settore trasporto scolastico un po’ ovunque (ultimo caso a Gragnano) ci viene spontaneo chiederci:
" Il trasporto dei nostri bambini avviene in tutta sicurezza ? E' affidato a ditte ed addetti che sono in possesso di adeguati requisiti amministrativi, tecnici e formativi ?
Siamo sicuri che trattandosi di bambini (dei nostri bambini) certamente tutto ciò sarà stato verificato dagli organi competenti.
Tuttavia riteniamo opportuno parlarne soprattutto al fine di evitare che per molti dei nostri piccoli concittadini, oltre al disaggio subito per la chiusure di alcuni plessi scolastici, si possa aggiungere il pericolo.

15 novembre 2009

Accade a Vico e nei Casali di Ticciano, Arola e Montechiaro

Fcendo seguito alle precedenti notizie diffuse alla cittadinanza attraverso questo blog, informiamo che:


Il 16 ottobre 2009 il consiglio di Stato (Sezione Quinta) si è così pronunciato.

“Considerato che dell’appello non è pronosticabile l’accoglimento, sussistendo consistenti indizi della complessiva illegittimità dell’attività amministrativa posta in essere dall’ente civico appellante; che tuttavia il Comune di Vico Equense, successivamente alla pubblicazione della sentenza impugnata, ha allegato di aver disposto la chiusura dei due plessi scolastici al centro del contendere onde scongiurare rischi per l'incolumità personale degli utilizzatori; che, ai fini del decidere sull'affare cautelare, appare necessario disporre una verificazione, in contraddittorio tra le parti, sugli edifici in questione; che a tal fine occorre disporre quanto segue:
- la verificazione è affidata all'Arch. Alfonso Giglio del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli o, in caso di suo motivato impedimento, ad altro appartenente del predetto Comando provvisto delle competenze tecniche necessarie allo svolgimento dell'incarico e scelto dal Comandante provinciale;
- l'oggetto della verificazione riguarda l'accertamento dell'agibilità dei due stabili e l'eventuale esistenza di reali rischi idrogeologici a cagione della franosità dei territori sui quali i predetti edifici rispettivamente insistono;
- la verificazione dovrà essere compiuta entro 15 (quindici) giorni dalla notificazione o, se antecedente, dalla comunicazione in via amministrativa, della presente ordinanza;
- il verificatore dovrà avvisare i difensori delle parti del luogo, della data e dell'ora delle operazioni di verificazione almeno due giorni prima dell'inizio delle stesse;
- ai difensori delle parti è fatto onere di comunicare al verificatore l'esatto indirizzo o recapito telefonico o telematico ove indirizzare gli avvisi entro due giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza;
- nei 10 (dieci) giorni successivi all'effettuazione della verificazione il verificatore dovrà depositare, presso la Segreteria della Sezione, una breve relazione scritta dell'attuale condizione dei luoghi e dell'accertamento compiuto, con l'indicazione delle conclusioni;
- il compenso spettante al verificatore è liquidato in complessivi euro 5.000,00 (cinquemila/00) ed è posto a carico del Comune di Vico Equense;
- durante il tempo necessario allo svolgimento della verificazione, è mantenuta la sospensione degli effetti della sentenza impugnata già disposta con decreto monocratico e, per lo stesso periodo, è fatto divieto al Comune di Vico Equense, stante l'asserita gravità del pericolo allegato, di adibire gli immobili oggetto di verificazione a qualunque uso che implichi l'accesso da parte di terzi non appartenenti all'amministrazione comunale; che, nella pendenza del termine per l’effettuazione della verificazione, è fatto obbligo al Comune di Vico Equense di adottare tutti i provvedimenti interinali idonei a ridurre al minimo i disagi arrecati agli utenti del servizio scolastico e alle loro famiglie e, in particolare, di trovare un’idonea sistemazione degli studenti e del personale docente onde consentire il migliore e sereno svolgimento delle lezioni; che la trattazione dell'affare cautelare va rinviata alla camera di consiglio del 1° dicembre 2009”.

Restiamo in attesa.
Una cosa però gia sembra delinearsi con certezza, vista la pericolosità dichiarata dalla stessa amministrazione comunale, difficilmente le strutture e le aree in cui esse sono site potranno essere adibite ad altro.

Accade anche a Vico Equense ?

Un nostro lettore ci ha inviato il seguente esperimento condotto da alcuni scienziati americani, e ci ha chiesto se l'atteggiamento tenuto dai primati potesse essere in qualche modo ricondotto alla realtà della nostra cittadina.

Vi chiediamo di esprimervi in merito.

1) Mettete in una gabbia cinque scimmie.Nella gabbia appendete una banana con uno spago e mettete una scala sotto di essa. Non passerà molto tempo e una scimmia si avvicinerà alla scala per arrampicarsi verso la banana. Appena tocca la scala, innaffiate tutte la scimmie con acqua fredda. Dopo un pò un' altra scimmia farà un altro tentativo e scatenerà la stessa reazione: tutte le scimmie saranno innaffiate con acqua fredda. Questo andrà avanti per un certo numero di tentativi.Ben presto, se una scimmia cercherà di arrampicarsi, tutte le altre glielo impediranno.
2)Ora estraete una scimmia dalla gabbia e sostituitela con una nuova. Questa vede la banana e cerca di arrampicarsi su per la scala. Con sua grande sorpresa, tutte le altre l'attaccheranno. Dopo un successivo tentativo e attacco, questa saprà che, se cerca di salire la scala,le prende dalle compagne.
3)Nella fase successiva estraete un'altra delle cinque scimmie originali e sostituitela con una nuova. Questa cerca di avvicinarsi alla scala ed è coperta di botte. La scimmia che è stata introdotta precedentemente prende parte al pestaggio con entusiasmo.
4)Ancora rimpiazzate una terza scimmia del gruppo di origine con una nuova. Anch'essa va per avvicinarsi alla scala e riceve la sua lezione.Due delle quattro scimmie che la menano, non hanno idea del perchè non è permesso salire la scala o perchè stanno partecipando alla zuffa contro l'ultima arrivata.
5)Dopo aver sostituito anche la quarta e la quinta scimmia, tutte le scimmie che erano state innaffiate d'acqua fredda non sono più nella gabbia. Nonostante ciò, nessuna scimmia adesso presente in essa o che sarà successivamente immessa si avvicinerà mai più alla scala.

Anche nella nostra cittadina le regole sociali vengono stabilite in questo modo ?

04 novembre 2009

L'influenza a Vico Equense.

Fissata per giovedì 5 novembre una riunione tra Amministrazione comunale, Asl, pediatri del territorio e dirigenti scolastici per discutere dell’emergenza relativa alla diffusione del virus A/H1N1 e pianificare eventuali provvedimenti da adottare. Iniziativa quanto mai necessaria a seguito delle notizie, purtroppo allarmanti, che di giorno in giorno si susseguono, circa il propagarsi dei contagi da influenza A, che ha visto la prima vittima vicana nella persona della Sig.ra Serafina Buonocore alla cui famiglia va il cordoglio di tutta la comunità.
In modo particolare si auspica che venga fatta maggiore chiarezza circa i rischi del contagio, la sicurezza del vaccino, comportamenti da tenere in caso di sospetto contagio e misure “utili” di prevenzione.
A tal riguardo si evidenzia che fin'ora si è fatto un gran parlare, soprattutto nell'ambito scolastico, ma non sembra che si siano adottate misure fattive di contrasto alla pandemia. Molto si è demandato alle famiglie: i bagni delle scuole sono ad esempio prive di sapone o tovaglioli monouso. Si è parlato di protrarre il periodo delle festività natalizie, prevedendo erroneamente che il picco ci sarebbe stato nel mese di dicembre, e non si è pensato, ad esempio di sospendere la refezione scolastica, considerato che, proprio al momento della consumazione dei pasti è più facile che si verifichino casi di promiscuità (si pensi allo scambio di posate, bicchieri o alimenti).
Si invita continuamente la popolazione ad evitare inutili allarmismi, ma non ci si rende conto che spesso questi sono scatenati proprio dal diffondersi di notizie ed indicazioni spesso contraddittorie ed insufficienti. Confidiamo pertanto che l'incontro convocato possa contribuire a fare chiarezza e a disporre le necessarie misure di prevenzione, prioritarie rispetto a qualsiasi problematica burocratica o di spesa.