IN PRIMO PIANO

28 gennaio 2010

QUANDO UN RICONOSCIMENTO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA AI CITTADINI ?

Al nostro Comune ed alla nostra Amministrazione sono stati riconosciuti, negli ultimi anni, premi, lodi nonché finanziamenti, per l’impegno profuso nella attività di riciclaggio dei rifiuti.

Sembra, però, che poco sia stato fatto per gratificare i veri artefici di tale primato: i cittadini.

Da anni, infatti, la stragrande maggioranza dei ns. concittadini hanno dato prova di grande senso civico e rispetto per l’ambiente, pur con sacrificio. Si pensi, infatti, al disagio di dover gestire, magari in ristretti ambiti casalinghi, i diversi sacchetti per i rifiuti e il dover apprendere le giuste metodologie di separazione degli stessi.

Senza parlare, poi, della difficoltà, sempre maggiore e più esasperata, nel reperire le necessarie buste e/o sacchetti. A tal proposito è notevolmente diffusa la lamentela secondo cui, da qualche tempo anche cittadini residenti in frazioni periferiche come quelle di Montechiaro ed Arola, e anche se impossibilitati fisicamente (anziani e/o malati), sarebbero tenuti al ritiro delle predette buste presso l’isola ecologica sita in Massaquano. Il più delle volte accade che le persone oggettivamente impossibilitate sono costrette all’acquisto nei negozi più vicini, con evidente ed ingiusto aggravio al bilancio familiare.

Tutto questo appare ancora più ingiusto se, come è facile pensare, il comune in tutti questi anni ha ricavato dal riciclaggio dei rifiuti un profitto, mentre i cittadini continuano a pagare la stessa tassa per lo smaltimento dei rifiuti.

Per tal motivo chiediamo all'Assessore alle Finanze ed all'Amministrazione Comunale di riconoscere ai veri artefici del successo (noi cittadini), quanto dovuto.
Ovvero, di diminuire la pressione fiscale comunale ad iniziare dall' IRPEF che, con l'insediamento dell'attuale amministrazione è passata dallo 0,2 all' 0,8 (la più alta dell'intera penisola sorrentina) e della TARSU naturalmente.
Lo sforzo da parte dei cittadini è stato fatto, per cui si dia ai cittadini ciò che è dei cittadini !

27 gennaio 2010

Accade a Vico Equense e nei Casali di Montechiaro, Ticciano e Arola

Questione scuole chiuse, tutto sembra essere stato risolto.


Dopo diversi mesi di “battaglia” tra amministrazione comunale e comitati cittadini a difesa delle scuole, in questi giorni sembra essere scoppiata la pace. Infatti in uno degli ultimi incontri avuti dal Primo Cittadino nel casale di Montechiaro, sembra essere emersa la volontà di trasformare i plessi scolastici chiusi in centri sociali.

Per giungere a ciò, però, tra le due parti si è dovuto arrivare ad un accordo.

E’ stato deciso, infatti, che il ricorso presentato al consiglio di Stato, che a sua volta aveva chiesto delle perizie tecniche sulle pericolosità degli edifici evidenziata dal Comune, fosse ritirato dal comitato «Insieme per la scuola», mentre a sua volta il Primo Cittadino ha assunto l’impegno a non far approvare in giunta i piani per il project financing riguardanti le dismesse scuole da realizzarsi con il concorso dei privati tra i quali la beauty farm prevista nel piano triennale delle opere pubbliche.

Quindi, dopo polemiche, presidi, esposti e denuncie, tutto sembra essere stato cancellato, con la buona pace di tutti coloro che in questi mesi si sono spesi per poter affermare i principi della convivenza civile e della legalità.

Ma ad una soluzione condivisa, non si poteva pensare precedentemente senza arrivare a tutto ciò, senza arrivare addirittura allo scontro fisico ?

Cosa dire, rimaniamo molto perplessi, poiché dopo aver fatto la voce grossa e mostrato i muscoli, ora di botto si è passati ad assumere un atteggiamento “mite”, chi sa perché ?

Accade a Vico Equense e nei suoi Casali

Assunzione Agenti Polizia Municipale, esposto alla Procura della Repubblica.

L'ultimo concorso per l'assunzione di nuovi agenti della Polizia Municipale secondo la solita vox populi che gira da qualche tempo, sembrerebbe essere attorniato da un alone di poca chiarezza. Tanto è vero, che alcuni consiglieri comunali sembra abbiano agito legalmente.
Nell'articolo pubblicato dal quotidiano Metropolis non è specificato chi sono i consiglieri comunali che hanno firmato l'atto di denuncia, e non si fa menzione neanche di quali sono le presunte irregolarità. "E' la prima volta - spiega il consigliere comunale di minoranza Pasquale Cardone - che vengono denunciate delle irregolarità in un concorso. E' arrivato il momento di fare chiarezza su questa e su altre selezioni che, da sempre, sono accompagnate da chiacchiericci di Paese".
La legalità è uno dei cardini fondamentali della nostra democrazia, esso afferma che tutti gli organi dello stato sono tenuti ad agire secondo la legge. Per tal motivo ci auguriamo e ci auspichiamo che si faccia chiarezza sulla questione, a tutti i livelli sia politici che giudiziari, al più presto, al fine di derimere ogni possibile dubbio sull'operato degli organi coinvolti.

18 gennaio 2010

Accade a Vico Equense e nei suoi Casali

RIORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: I PROBLEMI NON FINISCONO MAI !


Ancora una volta, siamo costretti a parlare della riorganizzazione scolastica attuata dall’amministrazione comunale. Infatti, dopo i disagi derivanti dalla chiusura di alcuni plessi scolastici e da alcune problematiche verificatesi per il trasporto scolastico, ora si aggiungono anche i disagi per il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento degli edifici.

Alle prime lamentele giunte a questa associazione da parte di genitori, alunni ed insegnanti del I circolo didattico, ora si aggiungono anche quelli del II secondo circolo.

Per diversi giorni durante l’ondata di maltempo e freddo intenso delle scorse settimane alcuni plessi sono rimasti al gelo, costringendo alunni ed insegnanti ad indossare cappotti e giacconi durante lo svolgimento delle lezioni.

Ci chiediamo e chiediamo ma la riorganizzazione scolastica non è stata pensata come provvedimento atto a garantire migliori servizi e maggiore tutela per i nostri alunni-bambini ?

Bene, allora perché per il comparto scuola della nostra città i problemi non finiscono mai ?

Accade a Vico Equense e nei suoi Casali

STRADE DISSESTATE ANCORA DANNI ALLE VETTURE E DISAGI PER I CITTADINI.


La situazione delle nostre strade è notevolmente peggiorata negli ultimi giorni a cause della avverse condizioni meteo, che hanno provocato il sorgere di nuovi “crateri” sulle strade cittadine. I disagi per gli automobilisti sono ormai all’ordine del giorno, ma anche per gli stessi pedoni. Il fenomeno ha assunto vaste proporzioni proprio perché non risparmia zona alcuna del territorio equano, dalle principali arterie alle vie minori di contrade e frazioni. In questi casi, l’ente proprietario della strada (nella fattispecie, il Comune) è responsabile dei danni provocati da difetti del manto stradale soltanto se la situazione di pericolo, che ha causato il danno, non era, al momento del fatto, né visibile né prevedibile. Infatti, l’ente è tenuto ad osservare il principio del “neminem laedere”, che impone di mantenere le strade in condizioni tali da non costituire per l’utente un’insidia o un trabocchetto. Ad esempio, è configurabile l’insidia quando un pedone, nello scendere da un marciapiede, sprofondi in una buca ricoperta di giornali ed altri detriti, oppure quando un’autovettura finisca in una buca non visibile e non adeguatamente segnalata. Pertanto, il cittadino che ha subito un danno del genere non è del tutto deresponsabilizzato, ma deve dimostrare di essersi comportato con la dovuta diligenza e di essere incorso in un ostacolo non visibile ed imprevedibile. Se la situazione di pericolo che ha prodotto il danno era realmente imprevedibile, il danneggiato, per ottenere il risarcimento, dovrà provare l’insidiosità ed il nesso di causalità tra la situazione di pericolo ed il danno. A tale scopo è opportuno richiedere, al momento del fatto, l’intervento dei Vigili Urbani (o della Polizia o dei Carabinieri), che verbalizzano l’accaduto, e, nel caso di lesioni personali, recarsi al Pronto Soccorso.
Riteniamo che la situazione della nostra città sia grave e rappresenti, pertanto, una priorità. Tuttavia, lungi dal prestare il fianco a strumentalizzazioni di sorta sui reali problemi, pensiamo sia altrettanto opportuno essere consapevoli che soltanto con una reale presa di coscienza del fenomeno questi disagi possono finalmente essere eliminati o, almeno, attenuati.
L’invito all’azione è quindi rivolto alle competenti autorità, affinché l’attuale difficile situazione possa essere risolta quanto prima con opportuni provvedimenti .