S.S. Trinità scuola materna, buon senso e coerenza grazie solo ai genitori.
Nella “presunta” diatriba tra gli organi competenti (Sindaco e Dirigenza Scolastica), alla fine tutta la responsabilità sulla sicurezza ed incolumità dei piccoli alunni della scuola materna della S.S. Trinità, ricada unicamente sul buon senso e la coerenza dei genitori.
Infatti, all'improvviso gli spazi destinati alla scuola materna presso la S.S. Trinità, sono diventati nuovamente fruibili, in barba a tutte le questioni di sicurezza e tutela degli alunni. Il nostro Sindaco dopo le tante e discutibili ordinanze emesse è ritornato a ribadire la validità dell'ordinanza del settembre 2010, nella quale dichiarava fruibile l'istituto per tutte e 12 le classi della scuola materna in tutto e per tutto, nonostante vi fosse un verbale dei VV.FF che segnalava l'assenza di una scala di sicurezza per il regolare esodo in caso di necessità. La Dirigenza scolastica dal canto suo, ha accettato di porre fine alle turnazioni in virtù dell'accordo raggiunto con l'amministrazione. Accordo che prevede la realizzazione di tre classi nell'ex refettorio della scuola di via Sconduci.
Ed allora ci si chiede:
Perchè questa soluzione non è stata attuata gia nel luglio 2010, quando fu proposta ?
Si sono persi circa sei mesi e si sono creati disagi per alunni, famiglie ed insegnanti.
Perchè porre fine ufficialmente alle turnazioni nell'istituto S.S. Trinità, nonostante non vi sia stato nessun intervento per regolarizzare le vie di esodo, quindi l'istituto era/è fruibile o no ?
Sarebbe stato più logico e coerente continuare ufficialmente con le turnazioni fino alla realizzazione delle aule presso la scuola Sconduci e la loro definitiva utilizzazione.
Perchè alla fine devono essere solo ed esclusivamente i genitori ad usare il buon senso e la coerenza per assicurare la sicurezza dei propri figli, continuando a fare le turnazioni, mentre gli organi preposti …....... ?
Come Associazione non possiamo fare altro che esprimere la nostra solidarietà a tutti i piccoli alunni ed ai loro genitori, nonchè al corpo docente, nella speranza che il futuro sia più roseo.
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